Nuova Riveduta:

Esodo 9:33

Mosè dunque, lasciato il faraone, uscì dalla città, tese le mani verso il SIGNORE e i tuoni e la grandine cessarono e non cadde più pioggia sulla terra.

C.E.I.:

Esodo 9:33

Mosè si allontanò dal faraone e dalla città; stese allora le mani verso il Signore: i tuoni e la grandine cessarono e la pioggia non si rovesciò più sulla terra.

Nuova Diodati:

Esodo 9:33

Mosè dunque, lasciato il Faraone, uscì dalla città e protese le mani all'Eterno; allora i tuoni e la grandine cessarono e non cadde più pioggia sulla terra.

Riveduta 2020:

Esodo 9:33

Mosè dunque, lasciato Faraone, uscì dalla città, stese le mani verso l'Eterno, e i tuoni e la grandine cessarono, e non cadde più pioggia sulla terra.

La Parola è Vita:

Esodo 9:33

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Esodo 9:33

Mosè dunque, lasciato Faraone, uscì di città, protese le mani all'Eterno, e i tuoni e la grandine cessarono, e non cadde più pioggia sulla terra.

Ricciotti:

Esodo 9:33

Uscito Mosè dal Faraone e dalla città, levò le mani al Signore; cessarono i tuoni e la grandine, e non cadde più goccia d'acqua sulla terra.

Tintori:

Esodo 9:33

Or quando Mosè, partitosi da Faraone e lasciata la città, stese le mani al Signore, cessarono i tuoni e la grandine, e non cadde più stilla di pioggia sopra la terra.

Martini:

Esodo 9:33

E partitosi da Faraone Mosè, e dalla città, stese le mani al Signore, e cessarono i tuoni, e la grandine; e non cadde più stilla di pioggia sopra la terra.

Diodati:

Esodo 9:33

Mosè adunque uscì fuor della città, d'appresso a Faraone, e sparse le palme delle sue mani verso il Signore; e cessarono i tuoni e la gragnuola; e la pioggia non fu più versata sopra la terra.

Commentario abbreviato:

Esodo 9:33

22 Versetti 22-35

La grandine fece una terribile distruzione: uccise sia gli uomini che il bestiame; il grano venne distrutto. Solo la terra di Goscen fu preservata. Dio causa pioggia o grandine su una città e non su un'altra, per misericordia o per condanna. Faraone si umiliò con Mosè. Nessun uomo avrebbe potuto parlare meglio: egli fece il male, riconobbe che il Signore è giusto e Dio deve essere ascoltato quando parla, sebbene parli tra tuoni e lampi. Ed il suo cuore nel frattempo s'indurì. Mosè fece una supplica a Dio: egli aveva motivo di pensare che Faraone si fosse sinceramente pentito, egli così disse e gli promise di essere suo amico. Mosè andò fuori della città, nonostante la grandine e i lampi che tenevano Faraone e i suoi servi all'interno delle loro case. La pace con Dio rende gli uomini a prova di tempeste. Faraone si spaventò per questo giudizio tremendo, ma quando il castigo finì, le sue promesse vennero dimenticate. Coloro che non si migliorano a causa di giudizi e misericordie, diventano normalmente peggiori.

Riferimenti incrociati:

Esodo 9:33

Eso 9:29; 8:12
Eso 10:18,19; Giac 5:17,18

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